Presentazione
Per scaldare le serate invernali cosa c’è di meglio di una calda vellutata?
Un piatto teoricamente sano e leggero, eppure può rivelarsi dannoso e peggiorativo per le persone che soffrono di determinati disturbi.
Questo tipo di preparazione è infatti particolarmente sconsigliata in chi soffre di esofagiti, reflusso, digestione lenta e dispepsia: le bollicine d’aria che si formano durante la frullatura e la consistenza semi-liquida della vellutata, sovra-distendono lo stomaco e rallentano lo svuotamento gastrico, peggiorando così i sintomi delle patologie sopra citate.
Preparazione
- Cuocere a vapore o lessare la zucca e il topinambur;
- In una padella far soffriggere una cresta d’aglio; quando questo è appassito aggiungere i funghi e lasciar cuocere;
- Quando zucca e topinambur sono pronti, frullarli con un mixer ad immersione fino ad ottenere una consistenza liquida ma densa;
- Aggiungere alla velluta sale e pepe nero, versare in un piatto fondo, immergere i funghi porcini e servire.
Suggerimenti
- Per rendere la vellutata più densa e consistente, o in sostituzione del topinambursi, si possono utilizzare anche le patate (a pasta gialla, viola o patate dolci americane).
- Questa specifica vellutata è sconsigliata a chi segue un regime low-fodmap o in genere a chi soffre di meteorismo e aerofagia: topinambur e funghi contengono rispettivamente fruttani e polioli, sostanze fermentabili che possono causare gonfiori e produzione di gas.