Presentazione
Per la maggioranza degli italiani colazione significa cappuccino, cornetto, ciambellone, latte, marmellata e biscotti. Insomma una bella bomba glicemica che porterà ad avere fame e calo energetico già dopo 2 ore. Sarebbe invece più opportuno iniziare la giornata con un pasto a base di proteine e grassi per assecondare il nostro metabolismo che, reduce dal digiuno notturno, è shiftato sull’ossidazione dei grassi; invece se introduciamo solo zuccheri andremo ad interrompere questo assetto metabolico creando un picco glicemico che in cronico avrà un effetto negativo sulla nostra salute e sulla nostra capacità di tollerare gli zuccheri. Pertanto se vogliamo continuare a sfruttare il vantaggio metabolico di bruciare grassi, mantenerci sazi, lucidi ed energici fino a mezzogiorno e non creare dannosi picchi glicemici dovremmo optare per una colazione salata con ad esempio uova, prosciutto crudo e salmone. Tuttavia, per gli affezionati alla colazione dolce, un’ alternativa a basso impatto glicemico sono le creme di frutta secca 100%, ottime da spalmare su una fetta di pane di segale tostato o direttamente sulla frutta fresca.
Attenzione, nella lista degli ingredienti non devono figurare zuccheri, dolcificanti, aromatizzanti e conservanti vari. Sicuramente è più pratico e veloce acquistarle già pronte, ma sapete che possiamo farle anche in casa? È semplicissimo, serve solo la frutta secca e un po’ di pazienza per sgusciarla, tostarla e mixarla. Ma almeno avremo la sicurezza che non siano addizionate con ingredienti di dubbia natura.
Si può utilizzare un solo tipo di frutta secca (con pellicina o senza) o più di una, io stavolta ho utilizzato sia le mandorle che le nocciole.
Preparazione
- Preriscaldare il forno statico a 200°C, disporre le mandorle e le nocciole già sgusciate su una teglia e infornare per 10-15 minuti.
- Versare le mandorle ancora calde nel tritatutto e frullare fino ad ottenere una crema liscia e vellutata. Ci vorranno circa 10 minuti: inizialmente si formerà una farina fine, poi diventerà un composto abbastanza compatto e umido, e infine, continuando a frullare, diventerà una crema morbida e fluida..
- Trasferire la crema in un vasetto di vetro. Se conservata bene in un luogo fresco e asciutto può mantenersi fino a 6 mesi
- Al momento del consumo mescolare bene con un cucchiaio perché tenderà a depositarsi sul fondo la parte più densa e a restare in superficie la parte oleosa..
Proprietà nutrizionali
MANDORLE: fonte di grassi monoinsaturi e ricche di antiossidanti, calcio, magnesio e fosforo contribuiscono alla salute delle ossa, tengono sotto controllo il colesterolo e aiutano a stabilizzare gli zuccheri nel sangue evitando così picchi glicemici.
NOCCIOLE: sono tra la frutta secca più ricca in acidi grassi monoinsaturi, in particolare acido oleico e linoleico (come l'olio extra vergine di oliva), pertanto è un alimento prezioso nella prevenzione delle patologie cardiache. Elevato è il loro contenuto in Vitamina E che oltre a svolgere una potente azione antiossidante aiutando a proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi, ha anche un’azione benefica su cuore, pelle e sistema immunitario. Rilevante è anche il loro contenuto in rame, zinco, selenio, potassio, calcio, fosforo e magnesio.
Entrambe, così come tutta la frutta secca, sono indispensabili per il buon funzionamento dell’apparato muscolare e della capacità cognitiva.
Suggerimenti
- L'ammollo rende la frutta secca più morbida e digeribile e consente un migliore assorbimento dei nutrienti. La frutta secca contiene infatti acido fitico, un antinutriente che limita l’assorbimento dei minerali, ma il cui contenuto viene ridotto dall’ammollo (i fitati passano nell’acqua, per questo va cambiata 2-3 volte e non utilizzata. Stessa cosa vale per i legumi);
- si consiglia di utilizzare frutta secca di buona qualità per evitare contaminazione da pesticidi;
- per rendere la crema più golosa si può aggiungere, nel composto, cacao amaro.
Controindicazioni
Purtroppo la frutta secca rappresenta uno degli alimenti che più comunemente può determinare un’allergia (insieme a latte, uovo, crostacei e soia) sia nell’adulto sia nel bambino. Chi ne soffre deve stare particolarmente attento a non ingerire né il frutto tal quale né se presente come ingrediente in qualsivoglia alimento, poiché anche in minime quantità può provocare uno shock anafilattico
Deve limitarne il consumo, soprattutto in fase acuta, anche chi manifesta allergia all’istamina
Se si soffre di malattie autoimmune o se ne ha predisposizione genetica si consiglia di moderare dosi e frequenza di frutta secca, in quanto contiene alcune molecole (le lectine) che possono sollecitare il sistema immunitario peggiorando i sintomi della malattia, causare carenze nutrizionali, aumentare la permeabilità intestinale e stimolare la produzione di citochine proinfiammatorie. Si può ridurre il quantitativo di lectine ammollando e pelando la frutta secca.