Il nostro sistema immunitario rappresenta la più importante difesa che abbiamo contro gli agenti esterni (virus e batteri compresi) e per farlo funzionare a dovere è importante seguire un’alimentazione che ci fornisca antiossidanti essenziali a prevenire i danni da radicali liberi, inquinanti e tossine. Tra gli antiossidanti più potenti presenti in natura c’è sicuramente la Vitamina C, presente in kiwi, agrumi, fragole, frutti di bosco, uva, peperoni rossi, crucifere, pomodori, lattuga, patate, rucola, spinaci, ananas, radicchio, broccoli, ortaggi a foglia verde, erbe aromatiche come prezzemolo e basilico, alcune spezie.
La Vitamina C protegge, stimola e potenzia il sistema immunitario, ha azione antiinfiammatoria e antiossidante, riduce la gravità delle reazioni allergiche e aiuta a combattere le infezioni (batteriche e virali).
Molte persone associano alla Vitamina C la sola prevenzione al raffreddore o all’ influenza, ciò è molto riduttivo sia perché la Vitamina C in realtà non previene l’influenza ma semmai aiuta a ridurne la durata e l’intensità dei sintomi, ma soprattutto perché la vitamina C riveste nell’organismo funzioni ben più importanti, partecipando a numerosissime reazioni come cofattore enzimatico:
- Sintesi del collagene: proteina del tessuto connettivo fondamentale per la struttura e la funzionalità di cartilagini, ossa, tessuto muscolare, tendini e legamenti, oltre ad essere componente strutturale del derma e delle pareti dei vasi sanguigni;
- Sintesi della noradrenalina;
- Sintesi della carnitina: molecola indispensabile per il trasporto degli acidi grassi nei mitocondri, in modo che siano utilizzati a scopo energetico;
- Attivazione dell’acido folico;
- Conversione del colesterolo in acidi biliari e quindi abbassa i livelli di colesterolo nel sangue;
- Conversione del triptofano in serotonina;
- Degradazione dell’istamina: molecola che si accumula in persone allergiche o con carenza dell’enzima DAO e che causa manifestazioni dermiche, emicrania, spossatezza;
- Assorbimento del ferro: aumenta la biodisponibilità del Ferro contenuto negli alimenti, migliorando l’assorbimento intestinale del Ferro non EME contenuto soprattutto nei cibi vegetali;
- Potenziamento del sistema immunitario: stimola sia la sintesi che l’attività dei globuli bianchi e aumenta la produzione di interferone, citochina ad azione antivirale;
- Inattivazione dei radicali liberi;
- Riduzione dell’iperuricemia: la Vitamina C stimola il rene ad eliminare l’eccesso di Ac. Urico con le urine;
- Prevenzione della cancerogenesi: la Vitamina C inibisce la sintesi delle nitrosamine, composti cancerogeni che possono essere sintetizzati nell’intestino per reazione dei nitriti (assorbiti con gli alimenti) con le amine libere;
- Riduzione della tossicità di alcuni minerali: nickel, piombo, cadmio e selenio sono alcuni elementi con effetti tossici sull’organismo, la vitamina C li converte nella loro forma ridotta cosicché vengano assorbiti con maggiore difficoltà o escreti più rapidamente.
La Vitamina C è un micronutriente essenziale, ciò significa che il nostro organismo non è capace di sintetizzarlo da solo e quindi bisogna assumerlo con la dieta
Per le persone sedentarie il fabbisogno viene raggiunto con una quota di 90mg. Fumatori e atleti hanno un fabbisogno maggiore stimato intorno ad un +30% (125mg).
Una quota ottimale è ampiamente raggiunta, mangiando bene, con 2-3 frutti al giorno.
Dosi elevate di vitamina C difficilmente possono dare effetti tossici, ma esistono particolari controindicazioni in soggetti predisposti a formazione di calcoli di Ossalato di Calcio e per chi è affetto da Emocromatosi (malattia che comporta aumento di deposito di ferro nei tessuti).
La carenza di questa vitamina è invece spesso associata ad anemia, infezioni, sanguinamento delle gengive, scarsa cicatrizzazione delle ferite, emorragia capillare, degenerazione muscolare, placche aterosclerotiche e disturbi nevrotici.
La Vitamina C è sensibile all’ossigeno, al calore e alla luce. Per questo motivo più un alimento è fresco e raccolto da poco e più il suo quantitativo di vitamina C è preservato, quindi è consigliabile mangiare gli alimenti a crudo e senza troppe manipolazioni, preparandoli sul momento o conservandoli per breve periodo al fresco e al riparo della luce.
Ad esempio le spremute d’arancia sono un enorme concentrato di vitamina C, ma vanno preparate un attimo prima di essere consumate per evitare che a contatto con l’aria se ne perdano grandi quantità. Per ritardare l’ossidazione e mantenere più a lungo la fragranza della spremuta si può conservare il succo in un recipiente opaco, meglio se di vetro e scuro e ben chiuso.
Siamo tutti stressati, infiammati, sovrappeso e sedentari e questo ci fa pensare che servirebbero dosi generose di vitamina C, tutti i giorni, per avere una qualità della vita migliore; tuttavia non basta prendere l’integratore se poi non modifichiamo il nostro stile di vita e modo di alimentarci.
I motivi per cui può valere la pena integrare la Vitamina C sono i seguenti:
- Dieta povera di frutta e verdura
- Si vive in città inquinate
- Si sono superati i 40 anni
- Si è forti fumatori ( la Vitamina C viene consumata rapidamente per sopperire allo stress ossidativo provocato dal fumo)
- Si è soggetti anziani, diabetici, dializzati, alcolisti
- Si è sottoposti a interventi chirurgici o si è particolarmente debilitati
- Si è affetti da malassorbimento cronico
- Carenza di Ferro
- Si è in terapia Chemioterapica
- Si svolge un’attività sportiva ossidativa che produce molti radicali liberi
Per chi svolge attività fisica potrebbe essere utile assumere vitamina C anche per il suo ruolo nella biosintesi della carnitina, per proteggere le strutture tendinee, muscolari e articolari e per l’effetto protettivo sul sistema immunitario, spesso messo a dura prova da intense sedute di allenamento o lunghe competizioni
Vitamina C e Chemioterapia
La chemioterapia attacca tutte le cellule che crescono e si dividono senza fare distinzione tra cellule sane e malate ( e questo è uno dei motivi degli effetti collaterali devastanti della chemio); se invece la cellula cancerosa sta lì dormiente la chemio non la uccide. Un enorme problema nella terapia del cancro è proprio scovare queste cellule cancerose dormienti (Cellule Staminali Cancerose, CSC), che sono solo lo 0,001-0,01% di tutte le cellule tumorali, ma che, finita la chemio, potrebbero risvegliarsi e far riesplodere il cancro più forte di prima.
Ma c’è una vitamina che aiuta ad uccidere queste cellule: la Vitamina C, che si è dimostrata un potente coadiuvante alla chemioterapia proprio per la capacità di snidare ed uccidere le CSC e non le cellule sane (le cellule sane hanno un enzima, assente nelle CSC, che impedisce che vengano uccise dalla Vitamina C).
Sono molti gli studi che sottolineano la capacità della Vitamina C di aiutare la chemio a fare il suo lavoro sterminando le CSC, ve ne lascio uno qui: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7022456/
Il meccanismo di assorbimento della Vitamina C è saturabile, ciò significa che la percentuale di assorbimento scende al crescere della dose assunta
Inutile assumere grandi quantità tutte insieme, perché l’eccesso verrà automaticamente perso con le urine; quindi è meglio piccole quantità più volte al giorno (es. kiwi al mattino, spremuta a metà mattina, spinaci a pranzo..).
Per quanto riguarda gli integratori bisognerebbe sceglierli in formula a rilascio graduale o somministrare piccole quantità (1-2gr) 2-4 volte al giorno a distanza di alcune ore per evitare la saturazione.
Se invece si hanno problemi di gastrite meglio prendere la Vitamina C in forma liposomiale.